Comune di Pitigliano
28-03-2008 Lectura Dantis alla Biblioteca Comunale
"Ma non cinquanta volte fia raccesa la faccia della donna che qui regge, che tu saprai quanto quell'arte pesa". Così Farinata degli Uberti nel X° Canto dell'Inferno parla a Dante del suo esilio da Firenze. Di questo personaggio, che secondo il Poeta appartiene agli "uomini degni del tempo passato" cioè a quei fiorentini che "ch'a ben far pouser li 'ngegni", e del contenuto del X° Canto dell'Inferno si è parlato lo scorso 28 marzo in occasione della prima lezione di "Lectura Dantis" a cura di Luca Maria Cini e con il commento della professoressa Maria Grazia Ubaldi. Questa iniziativa, organizzata dal centro culturale "Fortezza Orsini" e dalla Biblioteca comunale "F. Zuccarelli", è, infatti, ripartita con successo e prevede altri due appuntamenti.
Il secondo è in calendario venerdì, 11 aprile, alle 17,30, sempre in Biblioteca. Questa volta si leggerà l'XI° Canto del Purgatorio in cui Dante incontra Omberto Aldobrandeschi, il vecchio amico Oderisi da Gubbio e Provenzan Salvani, convertito all'ultimo momento, ma nel Purgatorio perché alla fine della sua vita ha rinunciato a tutto per salvare un amico. Del canto dei peccatori di superbia che "così a sé e noi buona ramogna quell'ombre orando, andavan sotto 'l pondo, simile a quel che talvolta si sogna", parlerà il professor Angelo Biondi. L'ultima lezione si terrà il 9 maggio. Questa volta si parlerà del X° Canto del Paradiso, che si svolge nel cielo del sole, dove risiedono gli spiriti sapienti, e della figura di San Francesco. A commentarlo il vescovo monsignor Mario Meini.