Comune di Pitigliano
30-09-2008 Il Piano Strutturale di "Le Città del Tufo". Primo esempio in Toscana di programmazione del territorio condivisa
"I Comuni di Pitigliano, Sorano e Castell'Azzara hanno dimostrato una 'saggezza' tutta maremmana seguendo il vecchio proverbio secondo cui l'unione fa la forza". Questo fu il commento dell'assessore regionale Riccardo Conti, nel 2004, quando fu presentata l'idea di un Piano strutturale de "Le Città del Tufo". Commento che si è rivelato quanto mai appropriato visto il risultato oggi ottenuto, cioè un unico piano strutturale per la programmazione condivisa del territorio di tre comuni che hanno molte caratteristiche in comune sia per il terreno su cui sorgono che caratterizza la loro urbanistica, la loro storia e la loro gastronomia, sia perché rientrano in uno stesso progetto di promozione turistica.
"Il Piano strutturale 'Città del Tufo' rappresenta senza dubbio un'esperienza innovativa e soprattutto di grande partecipazione e coinvolgimento _ ha commentato il sindaco di Pitigliano Dino Seccarecci _ . Per la prima volta in Toscana le Amministrazioni di ogni ordine e grado, i Comuni, la Provincia di Grosseto, la Regione Toscana, le Sovrintendenze ai beni architettonici ed ai beni archeologici hanno lavorato insieme, unendo le loro conoscenze tecniche e superando ogni campanilismo in uno sforzo comune allo scopo di realizzare una pianificazione omogenea di sviluppo del territorio".
"Altro grande motivo di soddisfazione, oltre a questa partecipazione allargata a tutte le Amministrazioni di vario ordine e grado, è il voto unanime del Consiglio comunale all'adozione del Piano strutturale di 'Le Città del Tufo' _ ha continuato il primo cittadino di Pitigliano _. A dimostrazione del fatto che gli amministratori pitiglianesi sanno mettere da parte le loro diversità ideologiche e politiche nell'interesse dei cittadini e del futuro sviluppo del nostro territorio".
"E' ovvio che ci saranno altri confronti e discussioni, magari anche pareri discordi, soprattutto nella fase dell'accoglimento delle osservazioni prima dell'approvazione del Piano _ ha spiegato Dino Seccarecci _. In ogni caso si è lavorato sempre con estrema chiarezza, trasparenza e soprattutto partecipazione, sia all'interno del consiglio comunale, informando di tutti i passaggi i capigruppo consiliari, sia nei confronti della collettività organizzando incontri e accogliendo i vari contributi. Uno sforzo che sta dando i suoi frutti".
"L'area del tufo è una delle zone più caratteristiche ed affascinanti della Maremma. E' ricca di un patrimonio archeologico inestimabile, ha centri storici splendidamente conservati, offre paesaggi indimenticabili e produzioni tipiche. Insomma ha tante di quelle potenzialità che meritano di essere sfruttate al meglio e un governo del territorio condiviso è sicuramente la risposta migliore. Di tutto ciò dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno offerto il loro contributo, le amministrazioni che hanno partecipato e, soprattutto i tecnici degli uffici comunali, in modo particolare di Pitigliano dove è stato istituito l'Ufficio coordinato di Piano", ha concluso Seccarecci