Comune di Pitigliano
20-08-2008 A Pitigliano una poesia insieme al monumento per ricordare il Villano
Il monumento realizzato in omaggio "Al Villano" già collocato in Piazza della Repubblica a Pitigliano, è corredato dall'11 agosto da una bella bacheca in ferro in cui una poesia completa ed arricchisce il messaggio dello scultore.
L'opera poetica scritta da Nerio Persi di Marta, apprezzato autore viterbese, rende ancora più esplicito il significato che "i villani", i contadini, hanno avuto ed hanno per il territorio dell'area del tufo. Terra difficile e complessa da coltivare, un'economia agricola "eroica" fatta da una parte di piccoli appezzamenti e dall'altra di braccianti a servizio del latifondo. Tutto questo è rappresentato oggi a Pitigliano nella "sintesi monumentale" tra una scultura ed una poesia.
"Le parole di Nerio Persi e il bronzo del Villano di Mario Vinci, ha sottolineato il Sindaco Seccarecci durante la cerimonia di inaugurazione dell'11 agosto, sono la rappresentazione di noi stessi, la memoria dei nostri padri, l'onore al lavoro faticoso con cui hanno costruito il nostro presente e futuro."
Alla cerimonia erano presenti oltre a personaggi della cultura locale, lo scultore Mario Vinci ed il poeta Nerio Persi.
Alla fine della cerimonia la ProLoco ha offerto un piccolo dessert a tutti gli intervenuti.
Il testo della poesia
"Il Villano" di Nerio Persi
Padre, voglio saper chi è villano-
Figlio mio, se pensi ad un uomo
che prega col cappello in mano
mentre inginocchiato invoca Dio,
pensi a chi piange
bestemmia, poi chiede perdono
mentre asciuga il suo sudore
e carezza spighe di grano,
quello ha il titolo di "Villano ".
Se vedi colui che ha il sorriso
mentre raccoglie grappoli dorati
o piange o si dispera
per le delusioni dell'umano,
prende gli attrezzi da lavoro
con la forte e callosa mano
o si siede in mezzo al campo
quando la fatica tormenta le sue membra
poi ritrova sempre la sua forza,
quello figlio in io è il "Villano ".
Se conosci un uomo
che del trifoglio ama il profumo,
che ama l'aroma del fieno,
che ama produrre frutti profumati,
che ama la tranquillità e la pace,
che ama la sorgente pura
e la rugiada al nascere del sole,
allora, figlio mio sei al cospetto
del figlio che di Dio è il prediletto:
a quell'uomo puoi stringere la mano
perché ha il nobile titolo di "Villano"